I 3 step che le aziende stanno compiendo per affrontare le sfide del Net Zero

Negli ultimi due anni nell’Unione Europea e in Italia sono state introdotte nuove normative che impongono severe, ma necessarie, linee guida che stanno costringendo le aziende ad agire per raggiungere il Net Zero. Oltre a questo, lo scorso anno si è verificata un’importante perturbazione economica che ha messo in difficoltà molte realtà industriali. Ciò ha causato l’innalzamento dei prezzi dell’energia, dei tassi di interesse e dell’inflazione, e per questo motivo i costi rappresentanto ancora un problema rilevante. La buona notizia è che le aziende possono adottare già da oggi misure in grado di ridurre i costi energetici e allo stesso tempo raggiungere gli obiettivi di Net Zero.

Come tenere il passo tra normative e tecnologia

L’attuale clima economico è ancora agitato e spesso imprevedibile, ma si registra una rinnovata attenzione alle strategie per aumentare la sostenibilità aziendale. Infatti, mentre oggi la situazione si sta stabilizzando, alcune realtà industriali si stanno già muovendo per implementare nuove misure sostenibili. Altre aziende, invece, hanno sospeso questo tipo di iniziative ed esitano a procedere con le proprie strategie, preferendo non agire.

Indipendentemente dalla situazione in cui l'azienda si trova, è necessario accelerare già oggi le proprie strategie per raggiungere il Net Zero, così da ottenere vantaggi in futuro.

Nonostante le crescenti pressioni, il senso di ottimismo sembra prevalere tra le aziende. Centrica Business Solutions ha condotto una ricerca, intervistando tra giugno e luglio 2023 300 dirigenti aziendali a cui ha chiesto quali strategie stanno adottando per accelerare il percorso verso il Net Zero. Dall'indagine ricerca sono emersi tre fondamentali step che le aziende devono implementare per gestire queste sfide.

1. Anticipare le nuove normative

Il contesto normativo più severo e le crescenti pressioni da parte degli stakeholder stanno spingendo le aziende a compiere passi più decisi verso il Net Zero e molti leader aziendali stanno già adottando misure sia per essere conformi alle linee guida dell’Unione Europea che per non esporsi ai costi delle emissioni. Le aziende che non mettono in pratica oggi misure per monitorarle, saranno esposte a improvvisi picchi di costo in futuro.

Tra i rischi percepiti per il prossimo futuro, infatti, il 68% degli intervistati dichiara di dare priorità alla conformità normativa e alla rendicontazione delle emissioni Scope 1 e 2 nelle proprie strategie di Net Zero. Le emissioni Scope 3, invece, al momento preoccupano meno, ma è probabile che un contesto normativo più severo spinga le aziende a ridurre tutti i tipi di emissioni della propria value chain.

2. Curare il rapporto di fiducia con gli stakeholder

Gli stakeholder, compresi i clienti e gli investitori, preferiscono le aziende che si assumono la responsabilità di salvaguardare il pianeta. Infatti, il 36% degli intervistati afferma di essere sempre più sotto pressione per le problematiche ambientali. La pressione è percepita con ancora più intensità dall’industria manifatturiera, che si attesta tra le più energivore in Italia, e dai settori che si rivolgono al consumatore finale, come ad esempio l'ospitalità, viaggi e turismo: mercati in cui la spinta a implementare azioni sostenibili sale rispettivamente al 43% e al 40%.

Per questo motivo, la fiducia è fondamentale: molte aziende stanno curando i rapporti con i propri stakeholder, attraverso campagne e pubblicità finalizzate a essere più aperte e trasparenti riguardo alle proprie emissioni di CO₂ e, soprattutto, alle proprie strategie per ridurle. In questo contesto, un rischio percepito dalla maggior parte delle aziende intervistate è quello di essere accusate di greenwashing nella scelta di quali soluzioni energetiche implementare e nella comunicazione delle azioni intraprese.

3. Conoscere le innovazioni tecnologiche e agire

Quando si tratta di affrontare il cambiamento climatico, anche il non agire ha un costo. Questo costo è rappresentato dall’inasprimento del quadro normativo che può mettere ulteriormente sotto pressione le aziende, ma che, allo stesso tempo, può offrire anche nuove opportunità – non solo per sopravvivere, ma anche per aumentare il proprio vantaggio competitivo. 

Ci sono, ad esempio, soluzioni rapide a minore investimento di capitale, come le misure di efficienza energetica, le ristrutturazioni degli impianti e i contratti di fornitura di energia rinnovabile, come il solare fotovoltaico. Si tratta di soluzioni che consentono anche un risparmio a lungo termine, che può essere reinvestito in misure di maggiore impatto, come, ad esempio, pompe di calore, sistemi energetici integrati o l’aggiornamento dei sistemi di cogenerazione a combustibili alternativi.
Le aziende non hanno bisogno di aspettare che alternative come l’idrogeno diventino onnipresenti: è sufficiente sapere cosa è già disponibile per consolidare la proprie strategie per il Net Zero.

Sebbene le aziende stiano dimostrando il proprio impegno nei confronti della tutela ambientale, il 43% degli intervistati ritiene che l'accesso ai finanziamenti rappresenti ancora una sfida. Tuttavia, eistsono modi innovativi per continuare il proprio percorso verso il Net Zero, come soluzioni di finanziamento opex alternative, misure di efficientamento energetico e monitoraggio dell’uso dell’energia, per ridurre i consumi e investire in nuove tecnologie che riducono sia i costi che le emissioni di CO₂.

Oggi, tutte queste soluzioni sono già disponibili per le aziende: chi non si aggiorna sulle novità del settore e sulle innovazioni tecnologiche rischia di non essere conforme e di esporsi a costi di emissioni più elevati.

Scarica il report completo per scoprire come altre aziede stanno affrontando le sfide dell’attuale clima economico e per sapere quali step puoi implementare oggi per esporti a meno rischi futuri.