Il settore alimentare si trova di fronte a una sfida ardua: i consumatori preferiscono prodotti sostenibili e i governi e le autorità di regolamentazione richiedono tagli radicali alle emissioni di CO2 per combattere il cambiamento climatico.
Ma i processi di riscaldamento e raffreddamento ad alta intensità energetica, tipici dell'industria, rendono il processo di decarbonizzazione più impegnativo rispetto a molti altri tipi di produzione. Inoltre, ci troviamo in un periodo di volatilità diffusa, in cui le difficoltà della catena di approvvigionamento, gli alti prezzi dell'energia e l'inflazione stanno intaccando i margini di profitto già ridotti.
La buona notizia è che il settore food & beverage non deve scegliere tra pianeta e profitto. Ci sono molti modi per ridurre le emissioni oggi e rimanere competitivi nel lungo termine.
Nel nostro white paper analizziamo:
Le aziende alimentari che accumulano ritardi nel raggiungere il Net Zero potrebbero perdere un forte vantaggio competitivo, e molte stanno già correndo questo rischio. Scarica il white paper per scoprire come affrontare le sfide dell'energia.
Le nostre soluzioni energetiche aiutano le aziende alimentari di tutto il mondo a raggiungere i propri obiettivi di riduzione dei costi, resilienza e decarbonizzazione. Leggi le storie di successo delle aziende italiane del settore:
L'azienda specializzata nella produzione di pasta fresca riduce le emissioni di CO2 e risparmia il 20% dei costi energetici.
Gualerzi rende più stabili ed efficienti i cicli di produzione di caldo e freddo indispensabili per la stagionatura del prodotto.
Il leader nel settore della logistica e distribuzione migliora la resilienza degli impianti per assicurare sempre la freschezza dei prodotti.
Produzione combinata e garantita di acqua calda, vapore, energia frigorifera ed elettricità per risparmiare sui costi e ridurre gli sprechi.
L'impianto CHP genera energia, vapore e acqua calda necessarie per i processi di trattamento termico dei prodotti.
Il leader nel settore del packaging alimentare asettico riduce i costi energetici del 30%, con un ROI di circa due anni.
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