Aumento dei prezzi
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Perché i prezzi dell'energia sono più alti rispetto a un anno fa?

Abbiamo analizzato le principali ragioni dell’incremento dei prezzi dell’energia e quali impatti ha sulle aziende.

L'aumento dei prezzi: le cause

I prezzi dell'energia all'ingrosso hanno registrato livelli di volatilità senza precedenti dalla fine dell'estate 2021, con contratti di fornitura di energia che hanno raggiunto i massimi storici. Seppure alcuni Paesi hanno registrato negli ultimi due mesi una lieve diminuzione dei prezzi, i costi rimangono comunque elevati rispetto a un anno fa e si prevede che questo trend continuerà anche nei prossimi mesi.

I prezzi dell'energia hanno subito un'impennata per diverse ragioni:

  • L’aumento globale della domanda di gas in seguito all'allentamento o alla fine delle restrizioni legate al Covid durate per tutto il 2021. Dopo la pandemia, le economie di tutto il mondo hanno iniziato a riprendersi e i paesi asiatici, come la Cina, hanno aumentato le importazioni di gas naturale liquefatto (GNL). Ciò ha comportato una riduzione delle spedizioni di GNL in Europa e nel Regno Unito.
  • Gli stoccaggi di gas in Europa nel 2021 e nel 1° trimestre del 2022 sono rimasti molto al di sotto degli anni precedenti e non è stato ancora definito come verranno riforniti in estate, viste le preoccupazioni per l'approvvigionamento, compresa la potenziale sospensione dei flussi di gas russo a causa delle sanzioni.
  • Il gasdotto offshore Nord Stream 2, lungo 1.234 km e progettato per raddoppiare il flusso di gas tra la Russia e la Germania (e per estensione anche al resto dell'Europa), è stato abbandonato in seguito all'invasione dell'Ucraina.

In definitiva, i prezzi dell'energia sono determinati dai prezzi internazionali del gas e dagli eventi geopolitici, come il conflitto in Ucraina, per cui si prevedono ulteriori aumenti nel corso dell'anno.

Aumento dei prezzi

Negli ultimi due mesi, i prezzi dell'energia all'ingrosso in alcuni Paesi sono diminuiti, con un calo particolarmente marcato delle tariffe nel Mercato del Giorno Prima (MGP). Ma i prezzi più bassi dell'energia nei mercati a breve termine, in cui i commercianti acquistano il gas per la consegna immediata, hanno un effetto minimo o nullo sui prezzi al dettaglio: la maggior parte dei fornitori di energia e le società elettriche acquistano buona parte dell'energia in anticipo di una stagione o di un anno.

Questo fenomeno si chiama "hedging" e aiuta a proteggere da picchi di prezzo improvvisi.

L'impatto dei prezzi sulle aziende

La fornitura di gas limitata in Europa ha un impatto sui nostri prezzi. I prezzi dell'energia all'ingrosso hanno raggiunto livelli record e, poiché rappresentano la componente più importante di una tipica bolletta energetica, anche i prezzi al dettaglio sono ai massimi livelli.

A causa di questi aumenti, molti paesi stanno tornando a utilizzare le fonti fossili per la generazione di energia, mettendo così in serio pericolo l’obiettivo di limitare a 1,5 gradi l’aumento della temperatura. E visto il crescente aumento delle emissioni in Europa, è improbabile che questo approccio sia efficace nel lungo termine.

L’aumento dei prezzi dell’energia minaccia non solo la sostenibilità ma soprattutto i profitti delle imprese, e, in particolare, quelli delle aziende energivore. In Italia, per esempio, molte piccole e medie impese hanno introdotto turni di lavoro notturni per abbattere i costi energetici delle linee di produzione. Il settore manifatturiero del Regno Unito nel quarto trimestre del 2021 ha assistito ad un rapido aumento dei costi, come non accadeva dal 1980. Nei Paesi Bassi, settori quali l’orticoltura e i metalli sono oggi meno competitivi a causa dell’incremento dei costi di produzione.

 

I prezzi elevati incoraggiano il cambiamento

Questa forte instabilità ha portato le aziende a riconsiderare le strategie di generazione dell’energia. Se prima alcune imprese potevano non sentirsi pronte ad affrontare la transizione energetica, specialmente se l’energia non rappresentava il loro core business o la loro principale voce di costi, l’attuale crisi energetica rende questo momento ideale per pianificare un’efficace strategia di decarbonizzazione.

In questo senso, la crisi energetica, invece di rappresentare un impedimento al raggiungimento del Net Zero, potrebbero fornire alle aziende il giusto impulso per trovare soluzioni in grado di tutelarle dall’aumento dei prezzi e, allo stesso tempo, aiutarle a ridurre le emissioni. Le fonti di energia a basso contenuto di CO2, sono il metodo più diretto ed efficiente per ridurre le emissioni Scope 1 e Scope 2, che sono quelle provenienti dall’energia auto-generata o acquistata.

Questa perturbazione, dunque, può generare anche delle opportunità favorevoli: le aziende dovrebbero investire ora più che mai in soluzioni energetiche che le rendano resilienti rispetto all’andamento del mercato.

La volatilità dei prezzi può rappresentare un’opportunità per la tua azienda?

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