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Boom delle rinnovabili in Italia: perché il solare traina il mercato

Richieste di impianti rinnovabili triplicate rispetto all’anno scorso. Quali sono le previsioni per i prossimi cinque anni?

L’Italia vanta uno dei tassi di penetrazione di impianti rinnovabili di piccola taglia più alti in Europa.

A rilevarlo sono i numeri sull’andamento della transizione green nel mondo presentati recentemente da E-Distribuzione, che sottolineano come nei primi nove mesi del 2022 il numero di richieste di attivazione di impianti sia triplicato rispetto a tutto il 2021. Ad oggi, infatti, risultano oltre 1 milione di produttori di rinnovabili connessi alla rete con impianti di autogenerazione di energia destinata all’autoconsumo o da immettere in rete a beneficio della collettività. Tra questi non ci sono solo grandi attori o società del settore, ma anche clienti residenziali e piccole imprese.

A confermare questo trend in crescita, anche i dati del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), che rilevano che dall’inizio dell’anno a metà dicembre i pareri favorevoli dei due enti hanno autorizzato ben 7,1 GW di nuovi impianti rinnovabili in Italia. Un dato che supera decisamente le aspettative.  

A spingere le rinnovabili in Italia è stata soprattutto la crisi energetica internazionale, accentuata dal conflitto russo-ucraino, che ha spinto molti governi a voler ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, proprio agevolando gli investimenti in campo eolico e fotovoltaico. Il continuo aumento dei prezzi dell’energia, inoltre, ha minacciato profondamente i profitti delle imprese, in particolare di quelle energivore, portando molte di esse a riconsiderare le proprie strategie di generazione dell’energia.

Se fino a qualche tempo fa alcune aziende potevano non sentirsi pronte ad affrontare la transizione energetica, l’attuale crisi ha reso questo momento ideale per pianificare un’efficace strategia di decarbonizzazione. In questo senso, i prezzi dell’energia, invece di rappresentare un impedimento al raggiungimento dell’obiettivo ‘emissioni zero’, hanno fornito alle aziende il giusto impulso per trovare soluzioni in grado di tutelarle dall’aumento dei prezzi, aiutandole al tempo stesso anche a ridurre le emissioni nocive.

Il solare fotovoltaico è il ‘re dei mercati energetici’

Il solare si è confermata la fonte di energia green più installata. Secondo l’ultimo Rapporto della IEA (International Energy Agency), infatti, nei primi 9 mesi del 2022 le installazioni di fotovoltaico in Italia hanno registrato un forte incremento, con circa 1.600 MW di nuovi impianti, quasi il triplo rispetto allo stesso periodo del 2021. A sostenerne uno sviluppo così consistente ha contribuito anche il costo dei pannelli solari, che rispetto a qualche anno fa è sceso del 90%.

Si calcola, inoltre, che nei prossimi cinque anni quasi tutta la nuova capacità di generazione elettrica sarà prodotta da energie rinnovabili, tanto che le energie green nel 2025 supereranno le fossili, diventando la prima fonte di produzione di elettricità. Saranno trainate soprattutto dal fotovoltaico, che nel 2027 sarà il ‘re dei mercati elettrici globali’, perché da solo avrà superato tutte le altre fonti energetiche, carbone compreso, in termini di capacità cumulativa installata.

I trend dei prossimi 5 anni

Anche altre previsioni per il futuro sono incoraggianti. Si calcola, infatti, che nel quinquennio 2022-2027, le rinnovabili faranno quello che prima aveva richiesto 20 anni di sforzi e investimenti, con l'installazione prevista di 2.400 nuovi GW di rinnovabili (di cui quasi metà in Cina), la stessa capacità complessiva che si era realizzata tra il 2001 e il 2021. Per il mercato italiano i dati indicano una nuova potenza installata pari a +25 GW nei prossimi cinque anni, tornando sullo stesso livello di crescita registrato nel 2010-2015. Questo processo è destinato a crescere anche grazie alle comunità energetiche.

L’autoproduzione di energia consente di rendere le imprese e il Paese più indipendenti dalle fonti fossili e di far abbassare i prezzi dell’energia, tanto che, secondo i dati di E-distribuzione, se il 70% dell’energia fosse prodotta da fonti rinnovabili, il prezzo all’ingrosso sarebbe più basso del 40%.

Una grande opportunità per le aziende

Tutto ciò è un chiaro esempio di come la crisi energetica possa rappresentare una svolta storica per tutto il mondo per raggiungere l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5 °C e una chance per lasciare un’eredità preziosa alle generazioni future. Ma anche una grande opportunità per le aziende, poiché i metodi “green” di acquisizione dell’energia consentono di ottenere un triplice vantaggio: 

  • contrastare l’aumento dei prezzi e avere una maggiore stabilità dei costi,
  • abbattere le emissioni di CO2 con un’energia pulita, accessibile e rispettosa dell’ambiente,
  • garantire sicurezza dell’approvvigionamento e continuità di business.

La transizione green rappresenta un’opportunità unica per porre sia le aziende che la società in una posizione migliore di quella in cui le si è trovate.

Scopri come il fotovoltaico finanziato può aiutare la tua azienda a raggiungere un vantaggio competitivo riducendo i costi dell'energia, le emissioni di CO2 e la dipendenza dalla rete.

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