Gli impianti di solare fotovoltaico chiavi in mano di Centrica Business Solutions danno nuova forza ai piani di sostenibilità ed efficienza energetica dell’azienda trevigiana.
Tonnellate di CO2 ridotte all'anno
Può un’azienda altamente specializzata nella lavorazione del carbonio diventare carbon neutral? Sembra una sfida enorme anche per chi ha la competizione nel DNA e l’eccellenza come missione, che fonda il proprio successo sull’incontro tra innovazione tecnologica e qualità del prodotto.
Quella che oggi si chiama Novation Tech nasce a Montebelluna in provincia di Treviso nel 1967 come realtà operante nel mondo dello stampaggio. Dal 1996 al 2004 entra a far parte del gruppo sportivo Nike divenendo il principale produttore di componenti per scarpe da calcio di alta gamma. Nel 2004, il cambio di proprietà diventa l’occasione per focalizzare il raggio di azione. L'azienda si specializza nella lavorazione dei materiali compositi e nel 2007 produce il primo schienale in carbonio per auto sportive. È la conferma di una strategia che porta ad una costante ricerca e implementazione delle tecnologie più avanzate nel nome di una mission che coincide con l’eccellenza. Nel 2021, infatti, Novation Tech crea un reparto totalmente integrato per la produzione di componenti in materiali differenti grazie all’utilizzo di cinque tecnologie diverse di stampa 3D. Oggi Novation Tech conta cinque siti produttivi, tre in Italia e due in Europa continentale (Ungheria e Croazia), 1400 dipendenti, oltre 70.000 prodotti al mese realizzati nel 2023 e un raggio di azione che va dall’aerospace all’automotive, settore quest’ultimo che occupa oltre il 90% del business aziendale.
Essere sostenibili per un’azienda come questa non solo è una sfida possibile ma è anche un dovere le cui ragioni di fondo trovano ampia spiegazione nelle parole del suo amministratore delegato Luca Businaro: “Noi siamo un'azienda che ha il focus principale sulle risorse umane, oltreché sui clienti come tutte le imprese. Siamo una realtà che dà lavoro a tantissime persone perché le lavorazioni sono ancora in buona parte manuali. Se non tuteliamo le famiglie e i giovani che abbiamo in azienda non svolgiamo il nostro ruolo sociale, quello che ogni azienda dovrebbe avere. L'età media dei nostri collaboratori è di 37 anni; per questo è ancora più importante per noi tutelare l'ambiente e occuparci della salute dei nostri dipendenti e delle future generazioni a 360°”.
La forte vocazione alle risorse umane trova nella sostenibilità il suo approdo e punto di partenza. A partire dal 2017, l'azienda trevigiana si è impegnata attivamente nell'ambito ESG, implementando pratiche sostenibili sempre più solide, come ad esempio il calcolo della propria carbon footprint dal 2021. Da queste premesse nasce l’obiettivo ambizioso di puntare alla carbon neutrality entro il 2030, un traguardo che passa da una serie di investimenti che Novation Tech sta già facendo per ridurre le emissioni e che includeranno acquisti di quote di CO2, data l’impossibilità intrinseca al business di essere carbon free. “Nel 2022 abbiamo accelerato sulla sostenibilità e soprattutto sul risparmio energetico dopo quanto accaduto con il decollo dei prezzi, la guerra in Ucraina e la situazione del caro energia. Non eravamo preparati a costi dell’energia sette volte più alti rispetto alla norma. La sfida più importante era trovare le migliori soluzioni a questi problemi” conclude Businaro.
Una situazione “bloccante” quella del 2022 che rischiava di rallentare o peggio ancora inibire i piani di sostenibilità dell’azienda. A Novation Tech serviva una spinta decisiva in termini di produzione energetica per mettersi al riparo dagli imprevisti futuri, mantenere vivo il piano di sostenibilità generale e l’obiettivo 2030.
A completamento del quadro generale, va ricordato che Novation Tech è un’azienda ad alto consumo di energia con almeno 8 passaggi produttivi su 10 di questo tipo, macchinari come l’autoclave o il forno acceso h24 e alcuni cicli produttivi che non si fermano mai. La stima dei consumi elettrici annuali di Novation Tech per le sedi di Montebelluna e Trevignano è complessivamente di oltre 6 milioni di kWp.
Per Novation Tech, il solare fotovoltaico è stato un punto di arrivo a seguito di un’attenta valutazione delle modalità di generazione di energia e dell’individuazione di quella più adatta in relazione ai propri specifici modelli di business e produttivi. La soluzione finale, l’unica rivelatasi praticabile, è stata proprio quella di utilizzare la superficie dei tetti - viste le dimensioni degli immobili - e soprattutto dei parcheggi. Mancava solo il partner definitivo.
Dopo un’accurata ricerca, Centrica Business Solutions è stata l'unica azienda in grado di fornirci il pacchetto chiavi in mano, che per una realtà come la nostra, dove le priorità sono la gestione del personale, la gestione della produzione e la consegna al cliente, è fondamentale per rimanere concentrati sul core business. Centrica ci ha fornito un pacchetto completo, dalla progettazione e ottimizzazione di ogni componente all’installazione dell’impianto fino alla gestione di tutte le pratiche burocratiche e autorizzative.” Luca Businaro, Amministratore delegato Novation Tech
Sull’ottimizzazione e sull’utilizzo intelligente degli spazi, Businaro conclude: “Con Centrica abbiamo implementato tutte quelle soluzioni che ci hanno permesso di assicurare la fornitura di energia, di utilizzare la superficie aziendale disponibile generando un beneficio ai dipendenti e di moltiplicare la capacità di generazione energetica grazie al perfetto orientamento dei pannelli.”
Quando si hanno centinaia di dipendenti che raggiungono quotidianamente il posto di lavoro in auto, si comprende bene quali possano essere le difficoltà di avere un cantiere di lavoro per realizzare un impianto fotovoltaico su pensilina nell’area del parcheggio aziendale. Il primo problema che Novation Tech e Centrica hanno dovuto affrontare nel sito di Montebelluna è stato proprio questo. La soluzione ha richiesto la collaborazione di entrambi i protagonisti. Novation Tech ha trovato degli spazi alternativi adiacenti l’azienda ma per un tempo limitato, potendo così garantire i parcheggi ai propri dipendenti e la continuità produttiva. Centrica ha affrontato i lavori di costruzione in una finestra di tempo limitato da tale disponibilità a scadere e, nonostante ciò, ha terminato il suo intervento nella tempistica stabilita. L’impianto fotovoltaico di Montebelluna prevede una superficie totale di copertura di 4330 mq (di cui 2220 nell’area parcheggi) e una potenza di 824 kWp (di cui 422 kWp nell’area parcheggi) con una produzione stimata di 970 MWhe di energia pulita su base annua, per una copertura del fabbisogno energetico del 30% circa.
Quando le premesse di una collaborazione sono ottime i risultati raddoppiano. Dopo solo un mese di partnership e di serrato lavoro, Novation Tech ha affidato a Centrica la realizzazione di un secondo impianto fotovoltaico per il sito di Trevignano, il secondo stabilimento italiano del gruppo. In questo caso, Centrica è subentrata nell’appalto realizzando un impianto fotovoltaico su una superficie di 2920 mq, una potenza generata di 556 kWp e una copertura del fabbisogno energetico del 32% circa. L’installazione ha occupato l’estesa area del tetto dello stabilimento.
Nel presente e nel futuro di Novation Tech, l’impianto fotovoltaico è un punto chiave e un’occasione di svolta per rafforzare e implementare le proprie strategie di efficientamento energetico a tutto campo. A partire dai vantaggi immediati. “Con la soluzione di Centrica Business Solutions siamo riusciti ad essere quanto più autosufficienti possibile nella produzione di energia elettrica e a gestire gli aumenti dei prezzi. In questo modo possiamo finalmente ridurre il consumo energetico da fonti non rinnovabili, un traguardo importante per riuscire a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2030,” commenta Beatrice Buziol, Sustainability e Marketing Manager Novation Tech. Complessivamente gli impianti generano una potenza elettrica di 1380 kWp, una produzione totale di 1.638 MWhe di energia pulita su base annua e una riduzione delle emissioni di CO2 di oltre 560 tonnellate.
Guardando al futuro dell’azienda, oltre all’ampiamento dell’impianto fotovoltaico, c’è anche progetto ambizioso che include un concetto di cui si sente parlare molto spesso, quello di comunità energetica. “Con l'installazione del solare fotovoltaico, si apre un ragionamento su quelle che sono le comunità energetiche. Il nostro fotovoltaico potrà fare da volano a quello che potrebbe essere, nei nostri auspici, un sistema integrato pensato e ottimizzato non soltanto per noi come azienda ma anche per i nostri dipendenti, le altre aziende e gli abitanti del nostro territorio. Gli impianti che sono stati installati devono essere pensati anche come un primo passo per implementare un sistema più allargato di gestione energetica sul quale stiamo ragionando,” chiude Businaro.
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